giovedì 23 ottobre 2014

FIORAIO BIANCHI: profumo di Parigi in Brera.


immagine dal sito.


Sono facilmente corrompibile, basta un pasticcino alla crema chantilly (in realtà anche alla marmellata, forse anche senza!), mi si compra con i fiori, fiori bianchi e tutto passa. In realtà i fiori sono proprio il mio regalo preferito, sono così belli e profumati che non possono che augurare cose belle e, nell’istante stesso in cui li prendo tra le mie mani o li sistemo nel vaso, mi sento bellissima anche io.

Oggi vi parlo di un ristorante, credo di non essere stata mai in un posto che in maniera così totale mi rappresentasse. Il fatto che nasca come negozio di fiori, l’accento francese di un direttore di sala che se un giorno scriverò storie per bambini ne diventerà il protagonista, il cibo, in linea perfetta con i miei gusti.
Siete mai entrati in un posto in grado di farvi sentire al posto giusto nel momento giusto? Qui non ho sentito la mancanza di niente e con la mia compagnia preferita ho passato una serata estremamente piacevole, leggera.
Un bistrò parigino nel cuore di Milano, in Brera ad essere precisi. Il Fioraio Bianchi esiste da quarant’anni e il suo fondatore, Raimondo Bianchi, ha dedicato una vita a creare composizioni con una cifra stilistica inimitabile, fatta di accostamenti inediti, semplicità e di una raffinata ricerca dell’anima dei fiori e dei loro equilibri compositivi.
Ad affascinarmi i dettagli retrò, i tavolini da due in cui stare vicini, a raccontarsi di tutto, in cui non diventa maleducato allungare la forchetta per dare un assaggio al piatto di chi ti e’ seduto accanto.

immagine dal sito.

L’atmosfera e’ francese e radical chic. Colori caldi, sale piccole, fiori, pareti délabreé. Elegante ma casual e accogliente, stile bistro’.
Ho letto un articolo di Vanity Fair in cui si diceva “ un’atmosfera da locale easy di vecchi amici pur essendo decisamente fighetto”. 
Oggi il Fioraio Bianchi Caffè è un luogo senza tempo, un piccolo ristorante e caffè dove i profumi intensi sprigionati dai fiori, si mescolano ai sapori di una cucina Italiana curata nei minimi dettagli, con uno sguardo contemporaneo ma attento alla tradizione.


COSA ABBIAMO MANGIATO:







Un dolce da condividere? Una fetta di nemesis al cioccolato con salsa allo yogurt e cocco. Un accostamento tremendamente azzeccato.

Perché piace a Vanity Fair: “Perché è di moda quanto basta, offre degli ottimi apertivi, soprattutto quando il tempo consente di stare fuori a guardare la piazzetta, perché incontri sempre qualche faccia nota e la cena offre tutto quello che si desidera: eleganza, ambiente, buoni piatti e menù. E perché i fiori del signor Bianchi si comprano ancora, dalle 9 alle 20.”

BIGLIETTO DA VISITA:

Fioraio Bianchi Caffé,

Via Montebello 7,  Milano



Prezzo: cena media senza vini 60 €, pranzo 25 €, happy hour 10 €



A prestissimo,
F.


Immagine dal sito internet del ristorante: la vetrina di Fioraio Bianchi.

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